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Iperplasia prostatica benigna conseguenze e rimedi

Iperplasia prostatica benigna: conseguenze e rimedi

L’iperplasia prostatica benigna è una patologia per definizione benigna, ma ciò non vuol dire che non sia progressiva. Infatti non tutti sanno che l’iperplasia prostatica benigna può complicarsi con quadri clinici che vanno ben oltre una minzione faticosa e qualche risveglio notturno.

Il dott. Luca Cindolo mentre interviene in qualità di relatore con un contributo dedicato alla procedura Greenlep, eseguita con il Greenlight laser, durante un convegno che si è svolto a Roma presso Villa Stuart, la clinica nella quale opera

Iperplasia prostatica benigna conseguenze e rimedi

Quali sono le complicazioni della iperplasia prostatica benigna?

1. Diverticoli della vescica 
La crescita della prostata provoca l’ostruzione dell’uretra e questo determina che la vescica debba aumentare lo “sforzo” per potersi svuotare. Dopo anni di minzioni faticose, può capitare che si producano delle “ernie” del rivestimento interno della vescica che possono arrivare a diversi centimetri di diametro.

2. Ritenzione di urina acuta
 È l’incapacità di urinare prodotta dall’ostruzione mantenuta per diversi mesi o anni. Può presentarsi dopo periodi prolungati di tempo senza urinare come avviene nei viaggi. Il paziente deve recarsi in un centro di assistenza dove verrà inserito un tubo (catetere) nella vescica per estrarre l’urina.

3. Calcolosi della vescica
Quando un’ostruzione causata dalla crescita della prostata impedisce lo svuotamento della vescica i cristalli minerali (normalmente presenti nelle urine) non vengono eliminati e nel sedimento urinario che residua in vescica si aggregano per formare uno o più pietre che possono raggiungere una dimensione di diversi centimetri.

4. Ematuria (sangue nelle urine)
È prodotto dalla rottura delle vene dilatate e dei piccoli vasi neoformati che si associano spesso nei casi di aumento volumetrico della prostata. Tuttavia questo disturbo può anche essere dovuto ad altre malattie della vescica o dei reni.

5. Infezioni urinarie frequenti
L’incapacità di svuotare completamente la vescica favorisce la crescita di batteri che producono cistite e prostatiti. Anche le infezioni del testicolo (orchiti ed epididimiti) possono essere un sintomo della progressione della patologia prostatica nei maschi adulti. 

6. Insufficienza renale
Se il blocco urinario e la ritenzione di urine vengono mantenuti per molti mesi/anni, la crescita della prostata può produrre danni alla funzione dei reni che diventano incapaci di filtrare le urine stesse (insufficienza renale acuta o cronica).

Cosa fare in caso di complicazioni dell’iperplasia prostatica benigna?

È bene consultare il proprio medico periodicamente dall’età di 50 anni anche in assenza di sintomi oppure, se si è già portatori di patologia prostatica, allarmarsi alla variazione del quadro clinico. Ad esempio, nelle persone che sono già in terapia con farmaci per la iperplasia prostatica benigna ogni variazione di sintomi in senso peggiorativo, aumento degli episodi di nicturia, incontinenza urinaria, ematuria, ecc. deve essere occasione di “revisione” della terapia stessa.

Dr. Luca Cindolo