Prostata e disfunzione erettile (ED)
La disfuzione erettile, o impotenza, è comune nella popolazione anziana, ma interessa anche molti uomini giovani. Le cause più tipiche sono le malattie cardiovascolari, ma la disfunzione erettile (ED) è spesso associata anche a disturbi della minzione e a ipertrofia prostatica benigna. Inoltre, un deficit erettile può insorgere in conseguenza di interventi per la rimozione di un tumore alla prostata, o dopo un trattamento radioterapico.
Cos’è la disfunzione erettile
La disfunzione erettile, nota anche come impotenza sessuale, o con la sigla ED (Erectile Dysfunction), è un disturbo che interessa circa il 10% della popolazione maschile, e oltre il 50% degli uomini sopra i 70 anni. Si tratta di incapacità di raggiungere o mantenere l’erezione, e comporta difficoltà o impossibilità del rapporto sessuale. L’ED può essere persistente o occasionale, oppure conseguenza di interventi chirurgici. Pur non essendo una patologia pericolosa (ma può essere sintomo di una cardiopatia, quindi non va sottovalutata), la disfunzione erettile ha gravi ripercussioni psicologiche sull’individuo e può incidere negativamente sulla coppia.
Le cause della disfunzione erettile
La malattia cardiovascolare o cardiopatia è la causa più comune di deficit erettile, dal momento che l’erezione consiste in un afflusso di sangue al corpo cavernoso del pene. Altre cause possono essere il diabete, la radioterapia, i bassi livelli di testosterone nel sangue o alcune malattie neurologiche. Inoltre, una disfunzione erettile può manifestarsi in seguito a un intervento chirurgico che ha provocato lesioni ai nervi, come la prostatectomia.
Disfunzione erettile e disturbi urinari
Associati alla disfunzione erettile si possono notare anche alcuni sintomi urinari, spesso legati all’Ipertrofia prostatica benigna, come la nicturia (la necessità di urinare spesso durante la notte), la pollachiuria (un’aumentata frequenza minzionale) o l’urgenza di urinare. Non è stato ancora stabilito con certezza se questi disturbi siano una causa di disfunzione erettile, ma si sa che possono aggravarla.
Disfunzione erettile conseguente a un tumore alla prostata
La prostata è circondata da nervi e vasi sanguigni che svolgono un ruolo insostituibile durante l’erezione. Quando è necessario intervenire sulla prostata per rimuovere un tumore, questi nervi e vasi sanguigni possono venire danneggiati, a volte anche in modo definitivo.
Se il tumore è localizzato nella prostata, il chirurgo può tentare di preservare i nervi che raggiungo il pene (nervesparing): in questo caso il deficit erettile è temporaneo, ma può durare anche diversi mesi. Se il tumore è più esteso diventa difficile praticare un intervento nervesparing, e la funzione erettile può essere compromessa in modo grave.
Anche la radioterapia, praticata sulla prostata in caso di tumore, può provocare danni ai nervi e ai vasi sanguigni e quindi una disfunzione erettile.